Non finirò mai di dirlo: adoro ciaspolare. Amo questa forma dolce di scoprire la montagna, lì dove ancora nessuno ha poggiato il proprio passo. E farlo di notte, in una notte quieta e stellata, ha davvero fascino. Non lontano da casa si possono organizzare uscite con le ciaspole per scoprire le bellezze del paesaggio invernale dell’Appennino.
La mia destinazione è stata il Parco del Corno alle Scale, il complesso di montagne più alto dell’Appennino bolognese, una vasta area protetta ricca di flora e fauna. Le ciaspolate notturne (e non) al Corno alle Scale sono organizzate dalla Cooperativa Madreselva, un gruppo di guide che oltre alle escursioni svolge anche attività di educazione ambientale. L’appuntamento è alle 18 in località La Polla (mi raccomando non lo mettete nel navigatore che vi porta da tutt’altra parte, seguite i cartelli), in corrispondenza delle piste da sci e dell’impianto di risalita. Le ciaspole e le bacchette vengono fornite dall’organizzazione.
La luce si fa sempre più debole e avvolge nel silenzio l’intera vallata. Cominciamo a salire, passo dopo passo, e ben presto ci accorgiamo che le pile frontali non sono necessarie perché la luna e le stelle illuminano il nostro percorso. Più saliamo, più le vediamo nitide brillare in cielo, immerse nella pallida via lattea appena percettibile. Facciamo qualche sosta mentre la guida ci racconta la storia e le caratteristiche di questa montagna, famosa per la presenza dei mirtilli, che crescono nei tratti più alti. A metà strada si apre davanti a noi un panorama che spazia fino alla città: le luci di Modena e Bologna accendono l’orizzonte.
La nostra destinazione finale è il rifugio Duca degli Abruzzi, vicino al lago Scaffaiolo, che in questo periodo dell’anno non si vede per via del ghiaccio. Il tepore dell’interno ci ristora subito, mentre ci sediamo ai tavoli a gruppi, pronti a degustare una classica cena montagnola: tagliatelle ai funghi, salsiccia, polenta e formaggi. Trascorriamo un paio d’ore allegre chiacchierando con i nostri compagni di ciaspolata. Prima di riprendere la via del ritorno (il circuito è ad anello e riporta al punto di partenza) esco un momento fuori per ammirare ancora un attimo il cielo stellato sopra di noi. Si sentono le chiassose risate provenienti dal rifugio, in pieno contrasto con il dolce silenzio che rende le notti in montagna regali preziosi. Scendiamo lungo un altro percorso fino ad arrivare a mezzanotte al punto di incontro iniziale.
Dove dormire vicino al Corno alle Scale? Noi abbiamo scelto l’Hotel Villa Svizzera a Vidiciatico, comodamente raggiungibile in macchina, con un parcheggio sulla strada. Abbiamo preso l’ultima doppia disponibile che in effetti era un po’ piccolina ma comunque confortevole, con prima colazione (60 euro). L’ambiente è familiare e curato, i proprietari gentili e piacevoli. Ricordatevi di chiedere la carta sconto: avrete una riduzione di 5 euro sul costo della ciaspolata guidata (20 euro).