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Cosa visitare ad Amsterdam in tre giorni. A spasso per la Venezia del Nord


Posted by cristina on 28 mar 2013 / 2 Comments
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A dispetto della sua fama, Amsterdam non è la capitale dell’eccesso sfrenato e del libertinismo come viene solitamente dipinta. Certo le vetrine animate, illuminate dai neon rossi e l’odore inconfondibile proveniente dai Koffieshop rappresentano una caratteristica inconfondibile della città, ma limitarsi a visitare il quartiere a luci rosse e la turistica piazza è davvero un peccato capitale. Amsterdam, la Venezia del Nord, offre molto, molto di più. Ecco qualche consiglio su cosa visitare ad Amsterdam in tre giorni nel mio racconto di viaggio.

Siamo partiti da Treviso con Transavia, la compagnia low cost della olandese KLM. Volo diretto tranquillo e servizio efficiente. Raggiunto il centro città con il comodo treno che parte dall’aeroporto abbiamo raggiunto l’hotel con il tram, che non abbiamo più usato perchè Amsterdam si gira a piedi o, meglio ancora, in bici. La prima impressione è quella di una città caotica, illuminata da una miriade di luci e insegne di bar e locali. L’atmosfera è rilassata e le vie pullulano di gente che passeggia od ozia seduta in uno dei tanti caffè del centro.

Piazza Dam
Piazza Dam

Decidiamo di camminare e ci accorgiamo ben presto che la città è raccolta e le principali attrazioni e monumenti sono “a portata di piedi”. Dopo aver percorso la storica via denominata Rokin approdiamo in piazza Dam, il fulcro della vita cittadina, il nucleo dove è sorta la città nel lontano 1.270 ad opera di una piccola comunità di pescatori che hanno bonificato questa zona, un tempo caratterizzata da paludi e torbiere. Ci accorgiamo subito che le abitazioni e gli edifici, stretti e alti, sono molto ben conservati e rispecchiano le caratteristiche tipiche delle costruzioni seicentesche. Percorriamo la celebre via dello shopping, Kalverstraat, nel quartiere medievale ed entriamo nel Begijnhof, una piccola oasi di pace, un tempo convento delle beghine (donne laiche facenti parte di un’associazione cattolica) oggi nucleo perfettamente conservato di edifici medievali ricchi di suggestione e fascino.

Quartiere Begijnof

Quartiere Begijnof

Proseguiamo la passeggiata e superando la piazza dei librai ci imbattiamo in un grazioso mercato, dove abbiamo modo di apprezzare la passione degli olandesi per i fiori, in particolar modo per i tulipani, il fiore nazionale che rende famosa l’Olanda. Ci dirigiamo poi verso la stazione per visitare la chiesa di S. Nicola, importante luogo di culto per la comunità olandese perchè dedicata al Santo patrono dei naviganti. Raggiungiamo l’animato quartiere del Niewmarkt fino al quartiere ebraico, zona storicamente molto importante per la città in quanto qui si è sviluppato il commercio. Non siamo riusciti a visitare, perchè chiusa per le festività pasquali, la sinagoga portoghese-israelita, che invece merita di essere vista perchè una delle più grandi e storiche d’Europa.

Pesa pubblica
Waag – Pesa pubblica

Continuiamo a camminare accompagnati da un piacevole sole primaverile e da un tepore che mai ci saremmo aspettati in questa città del Nord. Raggiungiamo il quartiere della cintura occidentale dei canali e ci perdiamo negli stretti vicoli pieni di caffè e piccoli negozietti di antiquariato e chincaglierie. E’ una zona residenziale e non è raro imbattersi in ritrovi improvvisati davanti alle abitazioni, dove gruppetti di allegri olandesi banchettano sdraiati su divani sistemati fuori per l’occasione, fantastico! L’atmosfera che si respira in queste vie è tranquilla e familiare, lontano dal centro più caotico. Il “canale dei birrai” e i viali che costeggiano i canali di questa zona sono semplicemente meravigliosi e a nostro parere sono la parte più affascinante e autentica della città.

Seguendo le sponde del Keizersgracht, verso Sud, raggiungiamo il Museo Von Loon, un’autentica residenza nobile che conserva le caratteristiche e gli arredi del Settecento. Approfittando dello splendido sole e della temperatura gradevole ci dirigiamo verso il “Central Park” olandese , Vondel Park. Una moltitudine di giovani del posto ha invaso i verdi giardini fioriti del parco e decidiamo di sostare qui per un pò, distendendoci sull’erba e mescolandoci alla gente locale, che corre sui pattini e passeggia con i gelati in mano.

 

Vondel Park

Vondel Park

 

Ci rendiamo presto conto che le biciclette ad Amsterdam sono tante quante le persone che vi abitano e forse anche di più. Ci divertiamo a individuare quelle più bizzarre e ci accorgiamo che sono più pericolose di qualsiasi altro mezzo! Dopo questa pausa rinfrancante per i nostri piedi ripartiamo alla volta della casa di Anna Frank sperando, vista l’ora, di trovare meno fila. Ci sbagliamo perchè la nostra oretta per entrare ce la mettiamo tutta. Ne vale però la pena: il percorso e la storia celata in quell’abitazione ci commuovono e ci sentiamo avvolti dalla malinconia e dalla sofferenza vissuta in quella casa.

Dopo cena decidiamo di addentrarci nel famoso “quartiere a luci rosse“. Un pò incuriositi e un pò divertiti gironzoliamo per le strette viuzze illuminate dalle luci rosse al neon delle vetrine, animate da uno stuolo di ragazze più o meno vestite. Mi accorgo di essere l’unica donna a camminare nella zona e questo m’imbarazza un pò, ma d’altronde questo pezzo autentico di Amsterdam non potevo perdermelo. Questo quartiere è anche quello dove si concentrano gli altrettanto famosi Koffieshop, i locali dove si consuma la droga leggera, e ci rendiamo conto che qui sono un’abitudine, una presenza naturale come i bar e i negozi di souvenir. E’ questa l’Amsterdam libertina e cosmopolita come l’hanno sempre raccontata. Bè, a dire il vero non abbiamo trovato niente di così trasgressivo e proibito, solo una realtà diversa dalla nostra, completamente integrata negli usi e costumi di questa città.

Mattinata dedicata all’arte: siamo diretti al museo di Van Gogh. Ci aggiriamo tra le celeberrime opere di questo artista controverso. Il museo è ben strutturato e un’audioguida spiega il percorso di sviluppo dell’arte di questo straordinario pittore, ripercorrendo anche le più importanti tappe della sua vita tormentata. Consiglio di prendere i biglietti in anticipo su internet (18 euro con audioguida), si è rivelata una scelta quanto mai azzeccata che ci ha fatto saltare la lunghissima fila incontrata all’ingresso.

Non si può non visitare quello che molti considerano l’ottava meraviglia del mondo: il Palazzo Reale in piazza Dam. Municipio durante il periodo repubblicano, residenza di Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone, e infine residenza dei reali olandesi, questo edificio grandioso e imponente è davvero uno spettacolo per gli occhi. Le magnificenti sale, completamente ammobiliate, sono artisticamente interessanti, ricche di decorazioni e dipinti. L’audioguida è piena di informazioni e rimandi storici e aiuta a districarsi tra i numerosi spazi del palazzo.

All’uscita abbiamo restituito le biciclette che ci hanno accompagnato nelle nostre scorribande olandesi di questi due giorni e ci siamo incamminati per raggiungere la Westerkerk, che però purtroppo aveva già chiuso i battenti. E qui devo fare una critica alla gestione dei beni culturali olandesi: non si possono aprire i monumenti alle 10-11-12 del mattino e poi chiuderli alle 16-17! Devo dire che questi orari restrittivi ci hanno creato qualche difficoltà e ci hanno impedito di visitare tutto quello che avremmo voluto.

Amsterdam è una città molto godibile, soprattutto se visitata in primavera, quando l’esplosione di colori primaverili la veste a festa.

 

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Ultima risposta il maggio 5, 2013
  1. Monica
    Guarda maggio 5, 2013

    Io ero li la settimana scorsa…. era un freddo!!!!!!! teperature in media di 8-11 gradi, ma un vento gelido.
    Sugli orari dei monumenti sono pienamente d’accordo… aprono tardi e chiudono presto!!!

    Rispondi
    • cristinarispondi:
      Guarda maggio 5, 2013

      Caspita peccato per il tempo! Io avevo avuto fortuna, c’ero andata a fine aprile e avevo trovato 25 gradi!

      Rispondi

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