Berlino è una città che difficilmente riuscirei a definire con una parola sola. Forse quella che si avvicina un pò di più alla mia idea è “eclettica“. Perchè qui si trova un concentrato di diversità e di stimoli culturali, artistici, musicali e storici tale, che rende difficile contenere tutto in un’unico concetto. Se dovessi invece scegliere una seconda parola da affiancare ad “eclettica” direi “enorme“. Sì, perchè Berlino è davvero molto estesa e passando con i mezzi pubblici da un quartiere all’altro ci si può impiegare anche un’ora, dettaglio non trascurabile se il tempo a disposizione è poco. Ecco allora qualche idea per programmare un itinerario per il weekend che comprenda le principali cose da visitare a Berlino in quattro giorni (secondo me).
Prima un consiglio su dove alloggiare e come muoversi a Berlino: cercate di trovare un albergo quanto più vicino possibile al centro, per esempio nel quartiere di Friedrichshain, meno turistico del Mitte. Io alloggiavo a Charlottenburg, grazioso quartiere perfetto per lo shopping e per visitare il Castello omonimo ma un pò scomodo per raggiungere il Centro. I mezzi sono straordinariamente efficienti e puntuali. Vi consiglio di non considerare solo la metro ma di muovervi anche in bus e tram perchè spesso sono più comodi per raggiungere certi punti della città (con la metro dovreste fare più cambi).
Vi consiglio di iniziare dal cuore storico della città, il Mitte, teatro dei principali avvenimenti politici e storici del secolo scorso. Un’eredità pesante che pervade ogni strada, palazzo, piazza e che sentirete sempre fortemente presente nella vostra visita. Il Reichstag, sede del Parlamento federale tedesco, è un edificio mastodontico con una scenografica cupola di vetro (visitabile con prenotazione on line) che offre una bel panorama e che oggi rappresenta uni dei simboli della nuova città.
Ma il monumento che colpirà di più la vostra attenzione è la Porta di Brandeburgo, un arco trionfale, un tempo ingresso reale alla città, che prima segnò la divisione tra Est e Ovest e poi divenne il luogo della riconciliazione dopo la caduta del Muro. Noi l’abbiamo vista sotto i fiocchi di neve in un’atmosfera molto suggestiva.
Da qui, nell’elegante Pariser Platz ci si immette nella Unter Den Linden, l’ampio viale che conduce fino all’isola dei Musei. Questa zona è stata quasi completamente ricostruita e qui si concentrano alcuni degli edifici più belli dal punto di vista architettonico, costruiti dall’architetto più celebre di Berlino: Karl Friedrich Schinkel.
Non dimenticate di vedere l‘Holocaust-Mahnmal, il monumento alle vittime ebree in Europa. Una sorta di labirinto di quasi 3.000 blocchi di cemento di varie grandezze, come tombe, appoggiati su un suolo ondulato che ricorda la forma dei cimiteri ebraici. L’impatto visivo è forte tanto quanto quello emotivo.
Da Unter Den Linden fate una deviazione verso piazza Gendarmenmarkt per ammirare le due chiese gemelle, la Franzosischer Dom e la Deutscher Dom che incorniciano la Konzerthaus Berlin, un magnifico edificio con una grande scalinata d’ingresso.
Questa zona è molto elegante e se vi piacciono i grandi magazzini come Harrod’s fatevi un giro in Friedrichstadtpassagen dove si trovano anche le Galeries Lafayette.
Poco distante da lì vi consiglio un salto nello store della Ritter Sport, il regno del cioccolato in tutte le sue forme. Qui potete acquistare le tavolette dai gusti più insoliti e originali e addirittura farvele preparare sul momento con gli ingredienti che preferite. Fantastico!
Un posto da vedere per apprezzare la Berlino ultramoderna e futuristica è Potsdamer Platz sormontata da imponenti grattacieli ed edifici a vetri su cui spicca il Sony Center, centro commerciale con cinema d’avanguardia, dall’architettura elaborata e affascinante. Sembra di trovarsi a New York o a Tokyo, non in Europa.
Sapevate che in questa piazza si trova il primo semaforo, costruito nel 1961, pensato specificamente per i pedoni? Nella Germania Ovest “l’omino del semaforo” (l’Ampelmannchen) era una semplice figura maschile, mentre a Est era un uomo con un cappello, che col tempo è diventato un brand vero e proprio con cui si sono create linee di abbigliamento e souvenir. Poco distante dalla piazza si trovano alcune istituzioni culturali meravigliose come il Kulturforum, ma sui musei è doveroso mettervi in guardia: a Berlino ce ne sono migliaia di qualsiasi tipo, età storica e genere. Dovete selezionare accuratamente quello che vi interessa di più e lasciar perdere il resto altrimenti non ne uscirete vivi!
Io ho privilegiato i musei storici perchè volevo farmi un’idea più approfondita della storia della città e degli importanti avvenimenti avvenuti qui, ma tornerò sicuramente un’altra volta almeno per dedicarmi all’arte e alle splendide istituzioni culturali di questa città. Ho visitato in particolare due musei che mi hanno colpito davvero molto e che consiglio se si vogliono approfondire i due avvenimenti storici fondamentali di Berlino, il nazismo e il muro di Berlino: il Topographie des Terrors e il DDR Museum. Il primo si trova nel quartiere simbolo del potere nazista, dove un tempo sorgeva il quartier generale della Gestapo, e dove tra l’altro è rimasto in piedi un piccolo tratto di muro.
All’interno si ripercorre in maniera approfondita l’organizzazione dello stato nazista attraverso le immagini e le fotografie dei protagonisti, vittime e carnefici. Una cosa che ho apprezzato davvero molto di Berlino è la volontà di non nascondere quanto di tragico e colpevole è avvenuto, ma di mostrarlo in maniera esplicita e in ogni dove. Passeggiando per la città vi renderete conto che a ogni angolo e in ogni quartiere ci sono monumenti, facciate di edifici, pannelli che testimoniano quello che è successo qui e allo stesso tempo la volontà dei berlinesi di ricordarlo e, facendo questo, di riscattarsi in qualche modo dal passato.
Il DDR Museum si trova nel quartiere di Alexanderplatz sulle rive del fiume Sprea ed è un museo davvero all’avanguardia perchè è totalmente interattivo: qui ci si può addentrare nella vita della Germania dell’Est e vivere da vicino la vita quotidiana al di là del Muro, sotto il regime sovietico.
Si può salire su una vera Trabant, sedersi in un salotto tipico dell’epoca davanti alla tv, rovistare tra i vestiti prodotti con le fibre sintetiche, divenuti poi dei cult come i jeans. La possibilità di toccare le cose, aprire i cassetti, prendere in mano gli oggetti rende l’esperienza del museo davvero d’impatto e memorabile. Dovremmo proprio prendere a esempio questa modalità di proporre e far vivere la cultura anche in Italia.
Certo che il racconto si fa lungo, come vi ho detto le cose da vedere a Berlino sono tante. Per ora mi fermo qui, a breve la seconda parte del mio weekend lungo con le altre cose da visitare a Berlino in quattro giorni di cui non vi ho ancora parlato.
Intanto, se volete continuare a documentarvi sulla città, vi consiglio di farvi un giro tra le kneipe e i locali più alternativi per scoprire la vita notturna di Berlino, ve ne parlo qui.
Sempre bello leggere di Berlino. E un po’ far finta di essere ancora lì.
http://valigiaaduepiazze.wordpress.com/2013/03/26/berlino-cenare-nella-cupola-del-reichstag-e-dieci-suggerimenti/
E’ vero! E’ per questo che mi piace parlare e scrivere di viaggi. Per riviverli anche dopo che sono tornata. Hey, utili i tuoi suggerimenti grazie!
Aggiungo nel giro culinario un locale vietnamita “Monsieur Vuong”….da paura!!
Grazie per il consiglio Gianni!
Salve
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Ciao Cristina, complimenti per l’articolo. Se tornerai a Berlino passa a trovarci, siamo le guide italiane di Berlino e saremo lieti di accompagnarti alla scoperta di Berlino!!