Una delle cose che adoro fare quando viaggio sono le esperienze autentiche, quelle che ti fanno conoscere una cultura imparando a fare qualcosa di tipico. E cosa c’è di meglio se l’esperienza è culinaria? In occasione del Trekking Urbano a Bologna ho partecipato a una cooking class promossa da Bologna Welcome davvero speciale: ho imparato a fare la pasta per tortelloni e ravioli bolognesi come una vera “arzdora”. Ho già partecipato ad attività simili come a Pistoia con un pomeriggio da “baker for a day” in un panificio e lo trovo un tipo di esperienza davvero bella perché fatta assieme ad altre persone con le quali si lavora in team per produrre qualcosa in comune (e in questo caso poi mangiarselo!).
Stefano Corvucci, chef e manager della trattoria del Rosso, ci ha accolto assieme alla moglie nel retro del locale, dove ha allestito una cucina e un laboratorio apposito per ospitare le lezioni di cucina della sua scuola che si chiama CIBO – The Culinary Institute of Bologna for Foodies. Si possono frequentare varie tipologie di corsi, di durata variabile: da qualche ora alla mezza giornata, fino a corsi di più giorni per chi per chi vuole diventare chef o per chi si vuole letteralmente immergere nel gusto e nella tradizione bolognese. Sì, perché la cucina di CIBO è improntata alla scoperta e alla conoscenza dei piatti tipici locali attraverso l’uso di ingredienti di alta qualità e di stagione, acquistati presso il mercato locale. Una delle esperienze più belle che Stefano propone è quella di uscire al mattino con lui per andare al mercato e scegliere assieme gli ingredienti e le materie prime che saranno utili per preparare i menu del corso.
Le sue non sono lezioni dimostrative: poche parole per decidere il menù e poi via, si cominciano a mettere “le mani in pasta”, in senso letterale perché uno dei must della scuola è quello di imparare a preparare la pasta per fare i tortelloni e la pasta fresca tipica della tradizione bolognese e romagnola.
La figura dell’ “arzdora” è ancora molto presente nella cultura locale e quasi tutte le donne di Bologna tirano ancora la pasta come si faceva una volta, quando la donna era la regina del focolare domestico. Imparare a tirare la sfoglia non è solo un’esperienza culinaria, è un modo per conoscere tradizioni locali che fanno parte del patrimonio culturale di questo territorio.
Tra farina, mattarello, chiacchiere e risate, le ore scorrono veloci e ci entusiasmiamo sempre di più perché piano piano cominciamo a vedere il frutto del nostro lavoro: la sfoglia prende forma, il ripieno esce cremoso dalla sac à poche, il taglia pasta scorre e le nostre mani danno vita alla forma caratteristica del tortellone.
Uno a uno li sistemiamo in un vassoio e, sarà che li abbiamo fatti noi, ma sembrano proprio belli.
Ci spostiamo in cucina per cuocerli e terminare il nostro lavoro. Il momento più bello arriva quando ci sediamo a tavola tutti insieme e ci gustiamo i piatti preparati da noi con una soddisfazione doppia.
La trattoria del Rosso è una trattoria storica di Bologna dove si possono assaggiare specialità bolognesi senza spendere un capitale. L’atmosfera è informale e allegra e noi ci confondiamo tra la clientela che nel frattempo ha riempito il locale. Sorridiamo davanti ai nostri piatti, che sono diversi da quelli degli altri, noi sappiamo il perché!
I corsi di CIBO sono tenuti generalmente in inglese perché sono stati pensati per i turisti internazionali in visita a Bologna, ma su prenotazione si possono organizzare anche corsi in italiano a partire dalle due persone, scegliendo tra il catalogo corsi o concordando un corso personalizzato sulle proprie esigenze.
Tutte le info le trovate sul sito di CIBO:
www.cookingclassesinbologna.com
Un’esperienza insolita da fare a #Bologna: a lezione di pasta da @cibologna http://t.co/VMU5scKKAT @BolognaWelcome http://t.co/phjRzshPCJ
CIBO was happy to have a cooking class with @BolognaWelcome people- look here: http://t.co/zP5RwDbY6s
Ero presente all’evento e posso dire che vivere la propria città da turisti è proprio emozionante!
Per la prima volta in vita mia ho creato io la pasta che poi ho mangiato (da non crederci!!!)
E’ stata una bella esperienza, sembra incredibile ma insieme si riesce a fare tutto