• Home
  • Grandi viaggi
  • Idee weekend
  • Foto Racconti
  • Viaggi di gusto
  • Recensioni
  • Consigli
  • Riflessioni

Itinerario di viaggio in Namibia Botswana e cascate Vittoria: la mia esperienza


Posted by cristina on 18 ago 2015 / 7 Comments
Tweet



Ve lo dico subito a scanso di equivoci. Questo è un viaggio impegnativo. L’Africa è impegnativa. Certo, se la affrontate con tour guidato, lodge e comodità di vario tipo la pillola sarà indorata e forse non avrete la stessa percezione. Sappiate però che così non avrete vissuto veramente l’Africa. Se volete abbracciarla davvero, sentirla nella pelle, dovrete noleggiare un 4X4, portarvi una tenda e prepararvi a macinare km e km su strade spesso sterrate e difficili. Vi capiterà di perdervi, di insabbiare l’auto, di trovarvi improvvisamente nel bel mezzo del nulla, ma sarete ripagati dall’aver vissuto un’autentica avventura, come difficilmente vi ricapiterà nella vostra vita.

africa

Il mio itinerario di viaggio in Namibia Botswana e cascate Vittoria, percorso assieme ai miei 4 splendidi compagni di viaggio tramite Avventure nel Mondo, è stato di 18 giorni (16 effettivi al netto dei voli). Pochi per il tragitto percorso. Le distanze sono veramente infinite e le cose da vedere tante. Per questo vi indicherò il giro che abbiamo fatto noi ma suggerendovi dove dedicare un pò più di tempo per ottimizzare il viaggio.

1. Windhoek: la capitale della Namibia è il punto di partenza per esplorare il Paese. Non gode di particolari attrattive se non la zona commerciale per fare qualche acquisto lungo Post Street e Levinson Arcade e per comprare tutto l’occorrente per i giorni successivi, dato che tranne a Okahandja e Otjiwarongo, lungo la strada per l’Etosha, poi non ci sono più cittadine fornite di tutto l’occorrente per il campeggio.

africa on the road

On the road

2. Windhoek – Etosha National Park – Namutoni. Lungo tragitto verso l’Etosha tra strade asfaltate circondate da polvere e nulla. Il senso di libertà inizia a farsi a sentire prepotente. Il campeggio Namutoni è ben attrezzato e vicino a una pozza d’acqua artificiale dove è molto facile avvistare gli animali mentre si abbeverano a riva: leoni, rinoceronti, elefanti, impala. Fondamentale dotarsi di mappa per il game drive che si acquista ai Gate di ingresso. Qui abbiamo fatto anche un’uscita guidata notturna dove abbiamo avvistato il raro rinoceronte nero.

3. Namutoni – Etosha National Park – Halali. Il percorso da Namutoni al campeggio Halali è ricco di avvistamenti, le strade sono percorribili e ci sono piacevoli punti di sosta per il pic nic dove si può scendere dall’auto. Il camping è accogliente e le piazzole ampie e fornite. Non abbiamo fatto l’escursione verso Opuwo per mancanza di tempo, prevedete un giorno in più per non perdervi questa esperienza.

parchi Botswana

safari africa

4. Etosha – Twyfelfontein: percorso lunghissimo, siamo arrivati dopo il tramonto in una zona davvero sperduta con pochissime indicazioni. Il camping è immerso in un paesaggio spettacolare ma dove è facile perdersi. Abbiamo visitato la montagna con le incisioni rupestri (la più antica ed estesa galleria d’arte rupestre dell’Africa). Vi consiglio di fermarvi un giorno in più per visitare il vicino villaggio tradizionale e la foresta pietrificata.

5. Twifelfontein – Skeleton Coast – Swakopmund: dal Damaraland si entra nel desolato e affascinante percorso costiero della Skeleton Coast, con i famosi rottami delle navi a fare da sfondo a un mare agitato e inquietante, con tappa a Cape Cross per vedere la colonia di otarie, per poi raggiungere la cittadina di Swakopmund.

6. Swakopmund – Solitaire – Sesriem: giro veloce della costa di Swakopmund, cittadina di impronta tedesca con bellissime case sulla spiaggia e un’atmosfera suggestiva. Potendo, anche qui ci vorrebbe un giorno in più per approfittare di un pò di relax o per provare uno dei tanti sport acquatici per cui è famosa la città. Abbiamo raggiunto Walvis Bay per osservare una nutrita colonia di fenicotteri rosa in un contesto davvero idilliaco. Dal mare siamo passati poi ai canyon desolati del Namib-Naukluft National Park con tappa obbligata per le foto al Tropico del Capricorno. Km di polvere e nulla dal fascino irresistibile. Tappa nella cittadina fantasma di Solitaire, dove sembra di trovarsi nel selvaggio West, fino a raggiungere il campeggio di Sesriem all’interno del parco di Sossusvlei.

7. Sesriem- Sossusvlei – Sesriem. Sveglia prima dell’alba per veder sorgere il sole dalla Duna 45 dalla splendida sabbia rossa. Abbiamo visitato Sossusvlei e Dead Vlei con il celebre paesaggio mistico del lago secco con i solitari alberi spogli, per poi raggiungere il Sesriem canyon, dove abbiamo fatto una passeggiata sul greto del fiume prosciugato data la stagione secca. Altra salita al tramonto sulla Elim Dune per godere ancora dei colori spettacolari del deserto.

8. Sesriem – Windhoek: giornata di macchina per raggiungere la capitale e lasciare definitivamente la Namibia. Ci siamo però ritagliati un pò di tempo per lo shopping di souvenir presso il Craft centre.

9. Windhoek – D’Khar – Maun: altra giornata massacrante in macchina attraversando il confine e tutta la trafila dei controlli. Abbiamo fatto una tappa nella zona del Kalahari a D’Khar, dove si trova un villaggio San legato a un progetto di conservazione e valorizzazione della tradizione di questo popolo. Si possono visitare un piccolo museo, la comunità con gli artisti che producono quadri e oggetti d’arte ed entrare a contatto con la gente del posto, soprattutto bambini, che sono ben disposti a lasciarsi fotografare. In realtà se potete fate una sosta in questa zona almeno una notte per incontrare i boscimani e vivere una piccola esperienza in uno dei deserti più grandi e affascinanti del pianeta. Ultima tappa della giornata la città di Maun, nella zona del Delta dell’Okavango.

10. Maun – Delta dell’Okavango – Maun: tramite l’agenzia del campeggio (Sedia Hotel) abbiamo organizzato un’escursione con i mokoro (imbarcazioni tipiche) sul Delta dell’Okavango dove abbiamo avvistato gli ippopotami. Nel pomeriggio avevamo prenotato il volo scenografico sul Delta al tramonto (va prenotato in anticipo). Due delle esperienze più belle di tutto il viaggio.

11. Maun – Moremi Game Reserve – Xakanaxa: siamo entrati nel parco non prima di aver acquistato la mappa al Gate d’ingresso. Abbiamo avvistato elefanti, kudu, impala, coccodrilli, zebre, una puzzola, uccelli di vario tipo. Le strade sono pessime ed è facile insabbiarsi. Il campeggio di Xakanaxa è immerso nella savana, senza recinzioni nè comfort, ma assolutamente stupendo.

12. Xakanaxa – Maun: abbiamo fatto ancora un pò di game drive ma a causa di un problema con la batteria dell’auto, invece di raggiungere il camping Savuti nel Chobe National Park, siamo dovuti tornare a Maun per far controllare la macchina e abbiamo perso la prenotazione e un giorno al Chobe.

Chobe National Park Botswana

Chobe Riverfront

13. Maun – Chobe – Kavimba: siamo entrati al Chobe dopo aver acquistato la cartina al Gate d’ingresso. Abbiamo fatto un game drive ma non avendo trovato posto al campeggio Savuti (bellissima zona per gli avvistamenti di felini, soprattutto alla Leopard Rock) abbiamo dovuto tirare dritto fino al Gate di uscita per cercare un campeggio in zona Kavimba. Qui è assolutamente necessario fermarsi almeno un giorno in più per avvistare con più calma gli animali e godersi la bellezza di questo parco (il più bello di tutti quelli visitati).

14. Kavimba – Chobe – Kasane – Cascate Vittoria: siamo rientrati al Chobe per affrontare il tratto più spettacolare del Parco: il Riverfront, la savana e l’Africa per come l’abbiamo sempre sognata e vista nei documentari tv. Animali che si abbeverano lungo il fiume, branchi di bufali, elefanti, giraffe, ippopotami che sollazzano a riva, una miriade di uccelli e un paesaggio che è davvero difficile dimenticare. Abbiamo raggiunto la cittadina di Kasane dove abbiamo lasciato l’auto a noleggio per prendere il transfer fino al campeggio delle Cascate Vittoria (Shoestring).

15. Cascate Vittoria: abbiamo raggiunto e superato a piedi il confine con lo Zambia e siamo entrati nel complesso del Parco delle Cascate dove abbiamo percorso i vari trail che portano a punti di osservazione diversi di questo spettacolo della natura. Grazie a un coppia di ragazzi del posto abbiamo raggiunto, non senza difficoltà camminando tra i sassi bagnati e superando torrenti, la cima delle cascate dove abbiamo potuto ammirare tutta la maestosità di questo getto d’acqua impressionante e, dulcis in fundo, le guide ci hanno condotto a una spettacolare piscina naturale con cascata situata proprio sul limitare dello strapiombo. Un tuffo da brivido!

16. Cascate Vittoria – aeroporto. Abbiamo approfittato di mezza giornata libera per fare gli ultimi acquisti di souvenir nei tanti negozietti che si trovano lungo la strada per le cascate, prima di dirigerci verso l’aeroporto e volare verso l’Italia.

Se riuscite a programmare tre settimane intere potete fare questo itinerario con un minimo di respiro in più. Ciò non toglie che il mio sia stato un viaggio indimenticabile di cui vi parlerò a lungo nei prossimi post.

Accesso in corso...

Profilo annulla

Accedi con Twitter Accedi con Facebook
o

Non verrà pubblicato

  • 7 Risposte
  • 2 Commenti
  • 5 Cinguettii
  • 0 Facebook
  • 0 Pingback
Ultima risposta il maggio 29, 2018
  1. @cristinapasin
    Guarda agosto 18, 2015

    18 giorni in tenda e 4X4 tra #Namibia, #Botswana e cascate Vittoria: il mio itinerario http://t.co/sRibKwX7CX #wild http://t.co/9iEN36u156

    mesupistravelshanno ricinguettato questoneveintascahanno ricinguettato questogirovagatehanno ricinguettato questorealmofpainhanno ricinguettato questo
    Rispondi
  2. RENATA MARIA MONFRINI
    Guarda maggio 24, 2018

    buongiorno,

    sarei interessata ad un viaggio in namibia e botwana con partenza tra fine luglio e tutto agosto

    Rispondi
    • cristinarispondi:
      Guarda maggio 29, 2018

      Ciao Renata, dai un’occhiata al sito di Avventure nel Mondo dove troverai il viaggio che ho fatto io.

      Rispondi

2,233

fans

3,984

followers

  • Cerca

  • Ultimi articoli

    • Vacanza in Sardegna: alla scoperta dell’autentica Ogliastra
    • Trekking al lago di Braies (con neonato): una cartolina color smeraldo
    • Riviera del Conero: cosa fare e vedere in un weekend tra mare e borghi
    • Trekking sull’Appennino bolognese, escursione a Castiglione dei Pepoli al ritmo della natura
    • Weekend a Marsiglia, la “Napoli di Francia”: cosa vedere

  • Di cosa parliamo su Facebook



  • Instagram

    Follow on Instagram
  • Recent Tweets

    • Bella scoperta Timothy Allen all’@ArtPhotoTravel, fotoreporter che non conoscevo e che sa emozionare con le sue imm… twitter.com/i/web/status/8… 3 anni ago
    • Il buongiorno perfetto? Una dolce colazione davanti al fuoco del camino. Buona Domenica da @borgogrondaie https://t.co/q2XG8QUk6e 3 anni ago
    • Ed ecco il selfie con @amisaba https://t.co/VmmZQ2Z9WA 3 anni ago
    • Volti, colori, emozioni: la potenza della fotografia. Bellissima mostra ai Magazzini del Sale per l’@ArtPhotoTravel… twitter.com/i/web/status/8… 3 anni ago
    • Si può venire a #Siena e non mangiare i pici? Assolutamente no! Per un pranzetto tipico in centro c’è l’osteria il… twitter.com/i/web/status/8… 3 anni ago

    Follow Me on Twitter


Parliamo di Viaggi Copyright © 2013 - Tutti i diritti sono riservati Redazione Cristina Pasin - Sviluppo Samperi Carmelo
Gentile Utente, ti informo che questo sito fa uso di cookie (propri e di altri siti) al fine di rendere i propri servizi il più possibile efficienti e semplici da utilizzare. Se vuoi saperne di più o esprimere le tue preferenze sull'uso dei singoli cookie, Read More Se accedi ad un qualunque elemento sottostante questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Accept
Privacy & Cookies Policy