Non mi stancherò mai di dirlo: le Marche sono spettacolari. Ogni volta che ci vado non resto mai delusa perché scopro ogni volta angoli e bellezze nuove o “rinnovate”. Sì, perché nella Riviera del Conero ci sono già stata qualche anno fa fuori stagione, mentre questa volta sono tornata in piena stagione estiva, visitando spiagge ma anche borghi storici lungo le colline dell’entroterra. Il Conero è una meta ideale per chi ama il mare ma non vuole rinunciare a visitare città e ad apprezzare angoli di natura lontano dalle folle.
Abbiamo alloggiato in un agriturismo, il Rustico del Conero, che consiglio vivamente perché immerso nelle colline di Camerano, a pochi km dal mare ma sufficientemente isolato da far apprezzare a pieno il silenzio della natura tutto intorno. Una struttura rustica, tipicamente “country” ma ben tenuta e con una terrazza spettacolare nella quale servono la colazione ogni mattina.
Il primo giorno lo abbiamo dedicato, complice anche il tempo un po’ ballerino, alla cittadina di Offagna, situata nelle colline della “Terra dei Castelli”, tra Osimo e Ancona. Caratteristico borgo medievale (è nella lista dei borghi più belli d’Italia), vanta una rocca ben conservata, visitabile, costruita nel 1400 nel punto più alto di Offagna: dal suo torrione si gode di un panorama che si estende su tutte le colline e i borghi limitrofi. Vale la pena passeggiare per le stradine del borgo, molto caratteristiche. Non è infrequente imbattersi, come è capitato a noi, in rievocazioni storiche e parate in costumi d’epoca che fanno rivivere il passato glorioso della cittadina.
Per cena abbiamo optato per un ristorante con vista sulla baia di Portonovo, il Manifattura di Mare, che abbiamo scoperto essere il ristorante dell’Hotel Internazionale. La location è fantastica, con un’ampia terrazza illuminata che offre una vista mare suggestiva e decisamente romantica. Interessante il menù a base di moscioli, la cozza selvatica tipica della Riviera del Conero.
Il secondo giorno lo abbiamo dedicato a Sirolo, vero e proprio gioiellino della zona (chiamata anche la Perla dell’Adriatico), un borgo a picco sul mare dall’atmosfera autentica nonostante i tanti visitatori: devo dire che l’amministrazione è riuscita a coniugare bene servizi pensati per i turisti (come le navette che portano alle spiagge, i locali per l’aperitivo) con il patrimonio locale di botteghe e negozi artigianali del centro. Sirolo vanta alcune delle spiagge più belle dell’Adriatico. Anzi, vi dirò che non sembra nemmeno di trovarsi in questo mare da tanto limpida e cristallina è l’acqua (bandiera blu dal 1994). Noi abbiamo scelto le spiagge di San Michele e Urbani incastonate in spettacolari scenari rocciosi, con bianche falesie alle spalle e macchia mediterranea, raggiungibili comodamente con un bus navetta dal centro oppure a piedi attraversando sentieri all’ombra di una pineta.
Unica raccomandazione che vi do (lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle) se ci andate nel weekend o in alta stagione e volete prendere l’ombrellone, prenotatelo prima o andateci presto perché si esauriscono in fretta. Se scegliete queste spiagge non dimenticate di fare una scorpacciata di ottimo pesce fresco da Silvio, un ristorantino raggiungibile dalla spiaggia San Michele con vista panoramica. La sera è d’obbligo una passeggiata lungo la suggestiva piazza di Sirolo, un affaccio unico sul mare che si tinge di colori pastello al tramonto, da ammirare seduti in uno dei caffè della piazza.
Il terzo giorno è stata la volta di Numana, un altro borgo affascinante del Conero, anch’esso incastonato sulle rocce a strapiombo sul mare. Una passeggiata tra i suoi vicoli e monumenti storici è d’obbligo, per scoprire il settecentesco Palazzo Comunale, la graziosa Piazza Nuova, la Fontana e l’interessante Museo dell’Antiquarium con importanti reperti dell’epoca picena, nonché la suggestiva “Costarella“, una delle vie scalinate più tipiche di Numana con le sue case di pietra del Conero. Degno approdo finale la spiaggia di Numana Alta, cosiddetta La Spiaggiola, una mezzaluna di ghiaia chiara con uno splendido mare che dai colori più chiari degrada verso un blu profondo.
La spiaggia è attrezzata ma basta incamminarsi lungo la riva per raggiungere il tratto libero di costa che congiunge la Spiaggiola con la spiaggia del Frate, particolarmente interessante perché qui si trova una riserva delle tartarughe marine, che vengono curate e riconsegnate al mare proprio qui.
Se preferite le lunghe spiagge attrezzate sabbiose (ideali per i bambini) non c’è problema, basta prendere il bus navetta gratuito (prendete una mappa nell’Ufficio del Turismo) oppure l’auto e raggiungere Numana Bassa, ovvero la spiaggia di Marcelli. Se siete con il vostro mezzo ci sono dei comodi parcheggi a 2 euro sia a Numana Alta che qui a Marcelli, davvero un’ottima organizzazione.
Ah dimenticavo: al tramonto fate una passeggiata fino a raggiungere la famosa “panchina dell’amore” nel belvedere di Piazza Nuova, per regalarvi gli ultimi magici scatti di questo tratto di Mare Adriatico davvero straordinario.