Kandy è l’avamposto della Hill Country, la porta di ingresso alla regione più affascinante dell’isola dal punto di vista dei paesaggi e degli usi e costumi dello Sri Lanka: è la zona collinare e montuosa dove crescono le piantagioni di caffè, le coltivazioni di spezie, dove si possono visitare alcuni tra i più bei parchi e riserve naturali del Paese. A tutto questo si aggiunge la città di Kandy, che è definita a ragione la capitale culturale dello Sri Lanka. Vi racconto il mio tour di Kandy e dintorni per introdurvi al fascino di un luogo che custodisce la reliquia più importante del paese: il Sacro Dente del Buddha.
Kandy è stata la capitale dell’ultimo regno singalese ed è un po’ come se conservasse ancora questo ruolo glorioso nell’atmosfera che vi si respira, nelle strade affollate che la animano durante il giorno, nei templi ed edifici sacri che la circondano. Per raggiungerla il modo migliore è prendere il treno dalla stazione centrale di Colombo, se si riesce (ma bisogna prenotare molto prima) riservandosi in un posto nella prima classe che è panoramica, altrimenti nella seconda o terza classe, dove si può comunque apprezzare il delizioso panorama fatto di foreste verdeggianti, campi coltivati e piccoli villaggi contadini.
In un viaggio in Sri Lanka visitare Kandy è d’obbligo, non solo perché è un punto di snodo per entrare nella Hill Country e per la zona delle antiche città, ma soprattutto perché qui si concentrano alcune istituzioni culturali e religiose importanti per conoscere e apprezzare la cultura singalese.
Primo su tutti il Tempio del Sacro Dente: è un grande complesso (da visitare vestiti con abiti lunghi e a piedi nudi) composto dal tempio principale che contiene la sacra reliquia (si vede solo da lontano e in certi momenti della giornata) e un edificio a tre piani più recente, l’Alut Maligawa: al primo piano si trova una sala di preghiera piena di lucenti statue del Buddha, mentre ai piani superiori è ospitato il Museo Sri Dalada, che contiene una ricchissima collezione di oggetti preziosi e ori donati al tempio. Quello che però ti conquista di questo luogo è la devozione che mostrano i tanti pellegrini che lo visitano tutti i giorni. Anche se è pieno di gente l’atmosfera raccolta e intima del sacrario continua a permeare l’aria. Ognuno deposita un fiore di loto nel dagoba che accoglie la reliquia, profumando l’aria di un’essenza delicata e accogliente. Sono assolutamente affascinata da ciò che mi circonda e nonostante io sia solo un’osservatrice e non una devota, riesco a cogliere tutto il magnetismo di questo posto respirando a pieno l’atmosfera spirituale del Tempio.
Mi sarebbe piaciuto venire qui durante il periodo dell’Esala Perahera, una delle più grandi e importanti feste dello Sri Lanka: si festeggia proprio la sacra reliquia durante 10 giorni di danze, cortei e processioni tra luglio e agosto, durante il plenilunio del mese di Esala. Per continuare a osservare da vicino il modo in cui i singalesi esprimono la propria devizione vi consiglio di visitare anche i quattro devale dedicati alle divinità che proteggono lo Sri Lanka.
Passeggiando lungo Dalada Vidiya, la strada principale del centro che conduce alla stazione, ci si può immergere nella vivacità di Kandy tra negozietti di ogni tipo, panifici e bakery che sfornano in continuazione ottimi spuntini e short eats, fino a raggiungere il mercato nei pressi dell’affollata stazione. Quando cala il sole però bisogna incamminarsi lungo l’ampio lago che domina la città, per apprezzare i suoi scorci e la sua tranquillità, così in contrasto con il centro congestionato. Più ci si allontana lungo il sentiero più la calma e il silenzio aumentano.
Questa è anche la zona in cui si concentrano le sistemazioni economiche di Kandy. Noi abbiamo scelto il McLeod Inn, una guesthouse lungo la collina dalla quale si gode di una vista meravigliosa sul lago. La terrazza della hall è il punto forte della struttura, che per il resto è molto semplice con camere non troppo spaziose ma tutto sommato confortevoli.
Per la cena abbiamo provato un ristorantino dal nome bizzarro. Perchè? Perchè si chiama “No name Restaurant“, il ristorante senza nome. Potevo non provarlo? Ho assaggiato un ottimo rice and curry tradizionale a un costo molto basso (se volete saperne qualcosa di più sulla cucina dello Sri Lanka ecco il mio post).
Kandy è il punto di partenza di una serie di piacevoli escursioni che si possono fare in giornata per esplorare la Hill Country e le sue montagne. Purtroppo quando ci sono andata io pioveva incessantemente e non abbiamo potuto fare due trekking cui tenevo molto e che vi suggerisco (se sarete più fortunati di me) di fare: l’ascesa all’Adam’s Peak, la montagna nella quale si dice posò piede Adamo dopo la cacciata dall’Eden, dove passò Buddha durante l’ascesa al Paradiso o San Tommaso (a seconda della versione religiosa di appartenenza) e la salita al Knuckles Range. Per organizzarli potete rivolgervi all’Expeditor, una guesthouse che include anche un tour operator locale molto esperto (i trekking sono tutti cari, preparatevi a spendere almeno 40 euro al giorno).
Un tour in giornata assolutamente da fare è la visita alle piantagioni di tè, a un giardino delle spezie e ai Peradeniya Botanic Gardens. Vi conviene prendere un tuk tuk e contrattare il giro perchè con i mezzi pubblici è un pò complicato. Potete iniziare con la visita del Tea Museum presso la Hanthana Tea Factory, fabbrica del 1925, dove iniziare a conoscere il mondo del tè, la sua storia, le sue tradizioni e il suo significato per l’economia dello Sri Lanka. Poi potete farvi portare in una fabbrica di tè ancora attiva dove osservare il processo di produzione della bevanda (con annessa degustazione finale).
Non dimenticherò mai il profumo che mi ha avvolta quando sono entrata, quando un caldo tepore pieno di essenze delicate mi ha guidato verso le donne intente a sistemare le foglie sui rulli per l’essiccazione. Sembra strano, ma questo lavoro viene fatto prevalentemente dalla componente femminile per la delicatezza e la precisione nel lavoro più tipica delle donne.
La visita a un giardino delle spezie è un’esperienza da non perdere per capire qualcosa in più della cultura singalese e della pratica della medicina Ayurvedica.
Ogni pianta coltivata ha un suo utilizzo a scopo benefico e curativo: una sapienza antica basata sulla credenza che i cinque elementi (aria, acqua, terra, fuoco, luce) siano strettamente collegati ai cinque sensi. Vi consiglio di provare un trattamento, in questi luoghi è possibile farlo. Io ho provato il massaggio alla testa e avrei voluto che proseguisse all’infinito.
L’esperienza più affascinante l’abbiamo fatta però ai Peradeniya Botanic Gardens, i giardini dei reali di Kandy fino all’arrivo degli inglesi. Preparatevi a trascorrere qui almeno mezza giornata passeggiando tra alberi millenari, bambù giganti, orchidee dai colori sgargianti.
Il parco ospita migliaia di specie arboree diverse ed è una scoperta continua. E’ un luogo molto frequentato anche dai locali (che va detto, pagano infinitamente di meno dei turisti per entrare) e non è raro imbattersi in giovani coppiette appartate. Come dar loro torto, è un luogo molto romantico, ma anche estremamente rilassante e curioso. Io ci sarei rimasta per tutta la giornata, seduta all’ombra del ficus gigante che avvolge con la sua chioma il grande prato al centro del parco.
Templi sacri, piantagioni di tè, giardini botanici: tour di Kandy, affascinante capitale culturale dello #SriLanka http://t.co/1P9irfd6FL