Lanzarote è stata la meta finale del mio lungo viaggio di nozze in Spagna e devo dire che, inconsapevolmente, non avrei potuto scegliere di meglio: un degno finale alla scoperta di una delle due isole più vecchie dell’Arcipelago delle Canarie e indubbiamente la più singolare per i suoi innumerevoli paesaggi surreali. Riserva della Biosfera, Lanzarote offre in piccolo (parliamo di un’isola di 60 km x 20) tutto ciò che un’isola canaria può offrire ma anche di più: bellissime spiagge lambite da un mare cristallino, un clima mite e gradevole tutto l’anno, piccoli villaggi fioriti dalle case imbiancate, paesaggi selvaggi e spettacolari e un patrimonio artistico originale e prezioso lasciato in eredità dal grande artista promotore di questa terra, César Manrique. Insomma, se pensate che in una settimana a Lanzarote ci si possa annoiare, vi dico che vi sbagliate di grosso. Ecco il mio viaggio alla scoperta dell’isola.
Dove alloggiare a Lanzarote
La prima domanda che in genere ci si fa (e che mi sono fatta anch’io) è: dove è meglio dormire a Lanzarote? Viste le dimensioni ridotte dell’isola non vale la pena spostarsi di continuo, meglio noleggiare un’auto e spostarsi avanti e indietro dalla località scelta. Se prediligete i posti isolati, lontano dalle località più turistiche, vi consiglio il Nord nella zona di Orzola, grazioso villaggio di pescatori, oppure l’area di Famara. Se invece, come me, amate stare in località più animate in modo da avere un po’ più di vita e un po’ più di scelta di locali dove trascorrere la serata, allora vi consiglio di scegliere Playa Blanca a Sud, punto di approdo dei traghetti che arrivano da Fuerteventura.
La stessa scelta la farei anche per la maggiore concentrazione di spiagge della zona più riparate dal vento e quindi più godibili. Già, perché Lanzarote è un’isola ventosa, ideale per i surfisti un po’ meno per gli amanti della vita da spiaggia. Non preoccupatevi, ci sono molte baie che offrono riparo e acque tranquille dove fare il bagno in santa pace senza essere travolti dalle onde che si infrangono sulla riva. Intendiamoci, il mare agitato ha il suo fascino ma se l’intenzione è quella di spaparazzarsi al sole e godersi una giornata di spiaggia, vi sfido a resistere più di due ore. Che tipo di alloggio cercare? Troverete un’offerta molto più ampia di appartamenti rispetto agli hotel, una costante in Spagna, ma tutto sommato una soluzione comoda che permette da un lato di avere maggiore flessibilità e autonomia, dall’altro di approfittare (a prezzi assolutamente abbordabili) di alloggi fronte mare dotati di giardino o terrazza con barbecue. Uno degli aspetti più piacevoli del nostro soggiorno a Lanzarote è stato proprio quello di cenare in giardino preparando pesce fresco alla griglia.
Le più belle spiagge di Lanzarote
Nonostante le dimensioni ridotte a Lanzarote ci sono tantissime spiagge di tutti i tipi e per tutte le preferenze: piccole baie selvagge incastonate tra le rocce, tranquille baie di spiaggia bianca, immense mezzelune dal mare agitato, piccole piscine naturali isolate. C’è davvero l’imbarazzo della scelta e potete sceglierne ogni giorno una diversa o anche di più. Essendo al settimo mese di gravidanza io ho dovuto prediligere le spiagge tranquille e attrezzate, che però, nonostante siano più “urbanizzate”, si sono rivelate una piacevole sorpresa per la bellezza della sabbia ma soprattutto dell’acqua, trasparente e pulita. Ottimo prezzo anche per il noleggio di lettini e ombrellone: abbiamo pagato in media 9 euro al giorno. Quelle che vi consiglio sono la spiaggia di Playa Dorada e Playa Famingo nella zona di Playa Blanca, attrezzate e riparate dal vento, con acque calme perfette per il bagno e per i bambini, sabbia fine chiara, molti ristorantini e bar alle spalle dove mangiare pesce fresco ammirando il mare.
Sempre sul genere potete optare anche per Playa Chica e Playa de la Barrilla nella zona di Puerto del Carmen. Se invece cercate spiagge più selvagge e naturali allora sicuramente non dovete perdere le Playas de Papagayo, che molti definiscono le spiagge più belle di Lanzarote: per raggiungerle bisogna fare qualche km di sterrato, fattibile anche con un’auto normale ma prestando attenzione. Il paesaggio è particolarmente suggestivo con una serie di baie incastrate tra promontori a picco sul mare. Non ci sono problemi di parcheggio e le spiagge sono tutte raggiungibili senza difficoltà, dovete solo scegliere la vostra preferita.
Spostandosi invece a Nord, si trovano le deliziose calette del Caletòn Blanco tra rocce laviche nere e sabbia bianca. Per godere invece di un colpo d’occhio mozzafiato bisogna raggiungere Playa de Famara a Ovest, un’ampia baia che si affaccia sull’impetuoso Oceano Atlantico, lambita da onde imponenti e circondata dal massiccio del Monte Famara.
Escursioni da fare a Lanzarote
Visitare Lanzarote e dedicarsi solo al mare sarebbe davvero un peccato mortale perché l’entroterra dell’isola offre la possibilità di ammirare paesaggi unici e vere e proprie opere artistiche naturali. Si possono organizzare facili escursioni in giornata per esplorare le bellezze dell’interno. Il tour di Lanzarote più suggestivo è sicuramente la visita al Parco vulcanico di Timanfaya, una distesa desolata di magma solidificato, intervallata da crateri che si aprono tra le cosiddette “montagne del fuoco”. Il tour parte con una tappa alla stazione dei dromedari dove si può fare una passeggiata a bordo di questi animali per poi proseguire in bus con un percorso audio guidato.
Tappa finale consigliata un pranzo nel ristorante panoramico che si trova nel cuore del Parco con vista sulle montagne del fuoco con menù a base di carne cotta nella pietra lavica (ottima). Noi ci siamo organizzati in autonomia senza prenotare escursioni organizzate.
L’altra escursione che vi consiglio è dedicata alla scoperta delle opere architettoniche di César Manrique, in particolare gli Jameos del Agua, un sistema di gallerie sotterranee che Manrique ha trasformato in una vera e propria opera d’arte alla quale si accede attraverso un’apertura lavica. Qui tra le piante subtropicali si trova un laghetto salato popolato da piccoli granchi albini. La cosa particolare è lo straordinario connubio tra natura e opera dell’uomo che convivono armoniosamente restituendo un ambiente davvero unico.
Altrettanto interessante la Cueva de Los Verdes, un labirinto di grotte che si visitano con un tour guidato di 45 minuti con musica di accompagnamento e colpo di scena finale. Infine vale la pena fare un salto al Jardin de Cactus, un capolavoro naturalistico che raccoglie 4.500 specie differenti di cactus provenienti da tutto il mondo. Uno spettacolo!
Vi consiglio di non perdere anche gli incantevoli villaggi dalle case imbiancate come Teguise, il vecchio capoluogo di Lanzarote con splendide architetture coloniali e una piazzetta raccolta dove la domenica si tiene un famoso mercato di prodotti locali e artigianato molto apprezzato. Il posto perfetto per acquistare souvenir e oggetti da portare a casa. A pochi km di distanza potete poi salire alla suggestiva Ermita de las Nieves, un’isolata cappella posta in cima a una delle montagne più imponenti dell’isola, che regala dal suo piazzale una vista mozzafiato sulla costa occidentale. Scatterete decine di foto, garantito! Da qui potete poi scendere attraversando la valle delle Mille Palme per approdare nel grazioso paesino di Harìa, perdendovi tra i suoi vicoli imbiancati, colorati da meravigliose piante di bouganville.
Se vi piacciono i punti panoramici allora potete risalire fino al vicino Mirador del Rìo per un altro sguardo ammirato alla bellezza dell’isola per poi raggiungere la costa e precisamente Arrieta per dedicarvi alla buona cucina in uno dei tavoli che si affacciano sulla riva piena di barche di pescatori, aspettando l’arrivo di un gustoso piatto di pesce fresco alla griglia accompagnato dalle “papas arrugadas” con salsa mojo. Una delizia!
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