Il weekend scorso abbiamo rispolverato finalmente la nostra moto per un piccolo giretto nei dintorni di casa mia a Gorizia. Ho riassaporato tutta la piacevole sensazione dell’aria sulla faccia, del sole caldo che picchia sulle braccia e quel senso di libertà che solo questo mezzo sa dare. Così mi è tornato in mente il nostro primo viaggio on the road: una vacanza in moto all’isola d’Elba, un’estate di qualche anno fa.
Non avevamo molto budget a disposizione ma la voglia di partire era tanta che, senza pensarci troppo su, abbiamo caricato con quattro cose le valigie laterali e il bauletto e via, abbiamo imboccato l’autostrada e siamo partiti. Direzione: l’isola di Napoleone. Era una meta che avevo in testa da tempo perchè la storia dell’Imperatore esiliato in una Villa, ma anche le vicende delle incursioni dei pirati nelle sue coste, mi avevano sempre affascinata. Così come la collezione di minerali che mio fratello custodiva gelosamente nella sua cameretta (che ovviamente per me era inviolabile), regalo che i miei genitori avevano portato dall’Elba a un piccolo collezionista appassionato.
L’isola d’Elba offre infatti tante attrattive: mare e paesaggi naturali meravigliosi, monumenti e borghi storici da visitare, miniere e musei che raccontano la sua storia produttiva. Il viaggio in traghetto da Livorno, dove puoi caricare comodamente il tuo veicolo, offre già qualche piccolo assaggio della bellezza di quest’isola.
Abbiamo alloggiato in un appartamento di proprietà di un amico elbano a Portoferraio ed è stato come entrare a far parte, seppur per pochi giorni, della comunità locale. Li avete mai conosciuti gli elbani? Darebbero il cuore per la loro terra, che amano oltre misura. E’ un piacere ascoltarli parlare della propria isola. Stavamo in un piccolo rione poco distante dalle fortificazioni medicee, nella parte alta della città, e la sera avevamo preso l’abitudine di sederci fuori dal nostro appartamentino per chiacchierare con i vicini e goderci la temperatura mite della sera.
Non è sempre facile muoversi con l’automobile all’isola d’Elba perchè molte strade sono strette e scoscese e fare le manovre in alcuni punti può essere difficile. Con la moto invece è tutto molto più agile, parcheggiavamo senza problemi un pò ovunque e non c’erano difficoltà neanche nei pressi delle spiagge, che d’estate sono prese d’assalto dai vacanzieri. E’ uno degli aspetti più belli di usare la moto per viaggiare. E poi le stradine panoramiche dell’isola sono qualcosa di pazzesco, soprattutto se poi basta accostarsi un attimo per scattare qualche foto e immortalare spiagge, scogli e panorami mozzafiato.
Portoferraio è un ottimo punto di appoggio per visitare l’isola d’Elba perchè è la città principale e la più animata, soprattutto la sera con la passeggiata lungo il porto, ma anche perchè si possono visitare i principali monumenti dell’isola come le due Ville napoleoniche, il Teatro dei Vigilanti dove l’Imperatore francese mise in scena la propria fuga, la Chiesa della Reverenda Misericordia che contiene la maschera in bronzo di Napoleone e le fortificazioni medicee cinquecentesche, il Forte Stella e il Forte Falcone, da dove si possono ammirare belle vedute sul porto.
Ma il nostro, lo devo ammettere, è stato soprattutto un viaggio dedicato alla natura e al piacere di poterla sfiorare con le dita, in sella alle due ruote. E allora su e giù, per le stradine a volte asfaltate, spesso sterrate, alla ricerca dello scorcio, dell’angolo incontaminato, del tramonto più emozionante. E che dire delle spiagge dell’isola d’Elba? Credo che le immagini parlino molto più delle parole.
Da quelle di ghiaia bianchissima, che quasi abbaglia, avvolte da un mare turchese trasparente come le Ghiaie o la spiaggia di Sansone, a quelle di morbida sabbia candida bagnate da un mare calmo dai mille colori, dove nuotare tra piccoli pesci colorati come a Cavoli e Fetovaia, considerate tra le più belle spiagge dell’isola d’Elba.
E poi non potrò mai dimenticare l’atmosfera calda e accogliente di Capoliveri, piccolo borgo medievale adagiato su una collina, con le sue casette colorate, i tanti vicoletti e sottopassi che circondano la piazza centrale, dove perdersi ammirando le piccole botteghe di artigianato locale o mangiare un gelato seduti di fianco agli abitanti del posto.
E voi, l’avete mai fatto un viaggio in moto?