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Viaggiare con un neonato: la mia esperienza


Posted by cristina on 13 apr 2019 / 2 Comments
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Non avrei mai pensato di scrivere un articolo come questo e invece eccomi qui a parlare di viaggi con bambini. Ebbene sì, questa è la mia nuova dimensione di viaggiatrice e vi confesso che devo ancora abituarmi all’idea. Proprio per sciogliere il ghiaccio e testare subito l’attitudine del nostro piccolo a viaggiare abbiamo prenotato la nostra prima vacanza in tre scegliendo un volo di breve durata e una meta facile da visitare: Marsiglia. Non ho la pretesa di “insegnarvi” a viaggiare con un neonato perché questa è stata solo la mia prima esperienza, però ho imparato delle cose che vi voglio raccontare, rivolte in particolare a chi è titubante e si sta chiedendo: è fattibile? Il bimbo non sarà troppo piccolo? Ma cosa mi devo portare?

Quando iniziare a viaggiare con un neonato

Non c’è una regola né ci sono indicazioni precise su quando è consigliabile cominciare a viaggiare con un bimbo piccolo. L’importante è sapere che non ci sono controindicazioni particolari, parola di pediatri. L’unica accortezza da avere se si viaggia in aereo con un neonato è quella di farlo succhiare un ciuccio o il seno della mamma nella fase di decollo e atterraggio per evitargli la fastidiosa chiusura delle orecchie. Per il resto potete stare tranquilli, affronterà il viaggio senza particolari criticità. Se invece viaggiate in auto, beh, magari eviterei di fargli fare la prima volta 1000 km di botto. Il buonsenso ha sempre il suo perché. Io ho fatto viaggiare Alessio a tre mesi e mezzo e, sebbene molti mi abbiano criticata perché a parere loro era troppo presto, io vi posso dire che non abbiamo avuto alcun problema, il bimbo era tranquillo come se fosse stato a casa sua. Detto questo, la decisione spetta ai genitori, che non si devono sentire forzati né in un senso né nell’altro. Se non ve la sentite di viaggiare con un bimbo piccolo non fatelo, i primi a essere pronti dovete essere voi genitori perché non c’è niente di peggio di genitori impanicati o nervosi che trasmettono il nervosismo ai piccoli. Fatelo quando ve la sentite, nessuno deve imporvi dei tempi che non sono i vostri.

 Che cosa portare in viaggio con un neonato?

Se come me viaggiate in aereo su una low cost dovete essere essenziali, che lo so, è una parola con un bimbo piccolo, però vi garantisco che si può fare. Innanzitutto vi consiglio di dotarvi di un passeggino leggero e pieghevole, molto comodo anche se vi muovete in treno o in macchina per il poco spazio che occupa e la facilità di chiusura e apertura. Nel caso dell’aereo se è particolarmente compatto ve lo potrebbero anche far portare in cabina, in ogni caso è ottimo per il passaggio ai controlli di sicurezza perché lo appoggiate facilmente e velocemente sul nastro trasportatore. Io ho acquistato, dopo numerose ricerche, il Chicco Miinimo 2, che mi sento di consigliarvi per questi pochi motivi: permette di reclinare la seduta che per me è importante perché il bimbo è piccolo e non sta ancora seduto dritto, inoltre da sdraiato può fare la nanna confortevolmente; ha una comoda sacca con tracolla nel quale riporlo da chiuso, perfetto per il trasporto a spalla ma soprattutto per inserire all’interno una borsina con l’occorrente per il piccolo senza caricare i vostri bagagli (se viaggiate con Ryanair il bimbo non ha diritto a nessun bagaglio a mano a meno che non paghiate la priority); cosa non da poco, non costa un rene garantendo un buon rapporto qualità/prezzo (circa 170 euro).

Passando all’occorrente da portare in viaggio con un bimbo, io vi suggerisco di preparare una piccola borsa da passeggio con qualche pannolino, un telo per il fasciatoio e, se ce l’avete, un fasciatoio portatile in panno, un cambio, la crema pannolino e le salviette per pulirlo. Poi nel vostro bagaglio mettere i suoi vestiti (abbondate con i cambi che non sono mai troppi) e una scorta di pannolini. A questo proposito, in alternativa, potete fare come noi: li  abbiamo acquistati sul posto per evitare di occupare troppo spazio.

Dove dormire con un neonato?

Questo è un capitolo interessante: devo dire che la soluzione appartamento ci è piaciuta molto e mi sento di consigliarvela. Su Airbnb abbiamo selezionato le strutture dotate di culla e abbiamo trovato una sistemazione davvero confortevole per Alessio, pensate che c’era persino l’asciugamano per lui. Molti host sono davvero attenti alle necessità dei bimbi e la possibilità di avere anche un cucinotto per scaldare il biberon e le pappe non è altresì una cosa da sottovalutare. Infine, potete concordare gli orari di check in e check out che spesso sono flessibili e vi permettono ad esempio di lasciare l’appartamento più tardi delle canoniche 10-11 dell’hotel, potendo fare con più calma. Un piccolo suggerimento: avevo paura che il bimbo facesse fatica a dormire perché abituato sulla culla next to me, così quando ho visto che per lui c’era una culla box molto grande gli ho creato una barriera intorno mettendo i miei vestiti in modo che si sentisse avvolto (ai bimbi piccoli piace molto) e al contempo sentisse il mio odore. Ha dormito benissimo senza problemi.

Cosa visitare con un neonato e con quali ritmi?

Viaggiare con un neonato impone di rivedere la tabella di marcia che di solito si tiene quando si è in coppia o si viaggia tra adulti. L’ho imparato molto bene in questo viaggio. Bisogna pensare che i ritmi sono più lenti e che è necessario prendersi delle pause durante la giornata per far riposare il bimbo e dargli da mangiare. Noi prima eravamo abituati a correre di qua e di là per cercare di vedere più cose possibili, al massimo ci fermavamo a prendere un panino poi via tra musei, chiese e tour a piedi. Ecco, tutto questo va un po’ modificato ma non è necessariamente un male. Il giro va pensato prima selezionando poche cose da fare/vedere con calma ma proprio per questo in modo più approfondito. Il vantaggio di viaggiare con un neonato è che per la maggior parte del tempo lui sta sul passeggino (qui ci torno dopo) e certo non si “annoia” a visitare una chiesa o un museo perché non ha ancora cognizione di dove si trovi. Questo rende più facile visitare una città, però anche lui ha bisogno delle sue pause quindi ogni tanto bisogna mettere in conto di sedersi da qualche parte per cambiarlo e per allattarlo. Qui bisogna un po’ adattarsi perché non sempre si trovano bagni attrezzati. Per questo consiglio di munirsi di un fasciatoio in panno che può essere appoggiato anche sopra un tav0lo o, come abbiamo fatto noi, sul sedile del treno (che madre snaturata vero?). Può essere molto utile in questo senso anche alternare le passeggiate a piedi all’uso di bus come gli hop on hop off. Noi lo abbiamo usato a Marsiglia e vi confesso che ho sfruttato il tempo a bordo per allattare il bimbo. Ogni neonato naturalmente è a sé e voi genitori siete quelli che meglio conoscono le sue esigenze, quello che vi voglio lasciare qui è un pensiero positivo: i bimbi hanno molta più capacità di adattamento di quello che pensiamo!

Fascia o passeggino per viaggiare?

So che verrò smentita dalle mamme innamorate della fascia, ci sta perché ognuno deve fare come meglio crede, però io vi confesso che sono a strafavore del passeggino per svariati motivi. E’ vero, è un bagaglio in più ma: camminare tutto il giorno con la fascia spacca la schiena di chiunque (sicuramente la mia); il passeggino è un comodo letto dove il bimbo può dormire tranquillo in qualsiasi momento da sdraiato (e nei primi mesi la posizione è importante); il passeggino è un comodo sedile dove tenere il bimbo (che ancora non sta nel seggiolone) mentre voi siete seduti a cena, così entrambi i genitori possono mangiare in pace e insieme senza avere il bimbo sempre in braccio. Naturalmente il segreto è acquistare un passeggino leggero e compatto come vi ho detto prima. Per dovere di cronaca uso anche la fascia, ma la limito a quando devo fare tragitti brevi e/o ho bisogno di avere le mani libere. Ovviamente, se si tratta di fare una gita in montagna il passeggino resta a casa eh.

Che dire, per me il primo viaggio con il nostro Alessio è stato un successo e non vedo l’ora di ripartire! Qual è stata la vostra esperienza? Se vi va scrivetelo nei commenti!

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Ultima risposta il giugno 20, 2019
  1. Cristina Réndina
    Guarda giugno 13, 2019

    Ciao, mi sembrano consigli quantomai sensati: essendo io al none mese di gravidanza, ed essendo noi viaggiatori per passione, ci stavamo giusto ponendo gli stessi “interrogativi”…e alle volte è difficile essere compresi da chi magari non farebbe viaggiare cosi piccolo un neonato..sono sollevata! pensavo di essere io la madre snaturata ;)

    Rispondi
    • cristinarispondi:
      Guarda giugno 20, 2019

      Ah ah Cristina non preoccuparti, sei in buona compagnia! Fate quello che vi sentite come genitori, nessuno sa meglio di voi se e quando il vostro bimbo sarà pronto. Se amate viaggiare non smettete di farlo.

      Rispondi

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