La prima cosa che ho pensato lasciando Pechino (che in realtà è chiamata Beijing) è che sarei dovuta rimanere almeno un giorno in più. La capitale della Cina riserva tantissime scoperte e meriterebbe una visita accurata. A volte però nell’economia di un viaggio bisogna fare i conti con il tempo a disposizione e accettare di fare qualche rinuncia. Questo non ci ha impedito di ammirare i più importanti musei e quartieri della città e se, come me, avete pochi giorni a disposizione, potete seguire questo itinerario per visitare Pechino in tre giorni.
1 giorno: Tempio di Confucio, Tempio dei Lama e tour degli hutong di Pechino
Il consiglio che vi do è di partire il primo giorno con un tour leggero, perchè sarete piuttosto affaticati dal lungo viaggio in aereo. La prima meta è stata il Tempio di Confucio (30 yuan), una vera e propria oasi di pace come d’altro canto tutti i templi confuciani che abbiamo incontrato nel nostro viaggio. La struttura è caratterizzata da più edifici e da piacevoli giardini, tra sculture di draghi mitologici e cipressi secolari. Girando dall’ingresso a sinistra troverete una sala enorme con 190 stele su cui sono incise le massime confuciane, una forma religiosa filosofica nata proprio qui in Cina duemila anni fa, che ha plasmato la cultura di questo Paese nel profondo.
A poca distanza da qui si raggiunge a piedi il maestoso Tempio dei Lama (25 yuan), un luogo di culto tibetano ricco di affreschi, arazzi, archi decorativi, ruote di preghiera tibetane, dove ammirare in particolare due leoni guardiani e una bella collezione di statue buddiste in bronzo. Uno di quei luoghi dove perdersi tra l’odore intenso dell’incenso e la devozione manifesta dei fedeli in preghiera.
Con una lunga passeggiata a piedi penetriamo nel dedalo di vicoli e case popolari che caratterizzano il centro storico di Pechino, i famosi hutong. Quando mi ero immaginata Beijing avevo in mente soprattutto i mega palazzi, lo smog e il traffico pazzesco tipico di una metropoli.
Mi sono dovuta invece ricredere quando ho camminato tra queste viuzze, dove il tempo sembra essersi fermato: le persone chiacchierano sedute sugli scalini di fronte a casa; motorini e biciclette sfrecciano carichi di materiale per la casa, pollame e persino climatizzatori; dietro le mura si intravedono cortili assolati dove la vita scorre lenta con le stesse tradizioni di sempre. Spostandosi vero la Torre della Campana gli hutong si fanno più eleganti e animati. Di fronte sorge la Torre del Tamburo dove ogni pomeriggio si tiene uno spettacolo in costume con un’esibizione musicale di suonatori di tamburo. L’hutong più famoso, Nanluogu Xiang, rappresenta il punto finale ideale per immergersi nel brulichio dei turisti (in gran parte cinesi) e per curiosare nei tanti negozietti di souvenir e cineserìe. Non vi resta che prendervi una birra e sedervi lungo la riva del fiume che sfocia nel Quianhai Lake aspettando il tramonto.
2 giorno: Città Proibita, Piazza Tienanmen, Tempio del Cielo
E’ il palazzo più grande al mondo (decisamente la Cina ha molti primati) ed è praticamente una città nella città: la Città Proibita è il cuore di Pechino assieme all’adiacente Piazza Tienanmen. Il complesso è formato da una serie di porte monumentali, ampi cortili e palazzi dai nomi decisamente evocativi, che si susseguono uno dopo l’altro, come il Palazzo dell’Armonia Suprema o il Palazzo della Purezza Terrestre. Per 500 anni l’ingresso fu vietato ai cittadini e riservato alle sole alte cariche e alla famiglia dell’Imperatore.
La visita è piuttosto lunga, mettete in conto una mezza giornata, ma permette di conoscere a fondo l’epoca imperiale della Cina, usi e costumi reali, curiosità e segreti degli abitanti del palazzo. Personalmente non sono rimasta particolarmente impressionata dal complesso, probabilmente perché me lo aspettavo più ricco di decori e arredi, o forse perché l’audioguida noleggiata all’ingresso (biglietto 40 yuan) non è fatta molto bene a mio avviso, peccato. L’ingresso avviene da Piazza Tienanmen passando attraverso la Porta della Pace Celeste, dove troneggia il celebre ritratto di Mao Zedong.
Qui egli annunciò la nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 e questa immagine si ritrova molto spesso in negozi e locali delle città a riprova del grande attaccamento che i cinesi hanno per questo personaggio politico che ha fatto la storia del Paese. Piazza Tienanmen è semplicemente sconfinata, tanto che non se ne vede la fine (vi lascio immaginare fotografarla!). L’effetto è d’altro canto quello voluto da Mao: mostrare la supremazia e il potere del Partito Comunista.
Questo spazio, pur visitato da molte persone, è tutto fuor che un luogo di ritrovo come in genere la piazza principale di una città è: non ci sono posti in cui sedersi, ci sono telecamere ovunque e stretti controlli all’ingresso. In questa piazza però sono accaduti alcuni dei più famosi (e ahimè anche tristi) eventi storici della Cina e una visita è quindi d’obbligo. Tutta un’altra atmosfera invece si respira al Parco del Tempio Cielo, raggiungibile comodamente in metro (fermata Tiantandogmen): ispirato ai principi del Confucianesimo, questo enorme spazio verde offre la possibilità di passeggiare all’ombra di migliaia di cipressi centenari e ammirare alcuni templi tra i quali il più famoso (ritratto spesso nelle cartoline di Beijing) Tempio della Preghiera per un Buon Raccolto.
Come terminare al meglio la serata? Davanti a un invitante piatto di anatra alla pechinese: se venite a Pechino non potete perdervi questa specialità locale (che in tutta sincerità è stato il mio piatto preferito in assoluto). Dove provarla? Io ho scelto uno dei ristoranti migliori in cui mangiare l’anatra alla pechinese in centro a Pechino (almeno così dicono): il Jingzun Peking Duck. Il posto è veramente piacevole (anche se indubbiamente turistico) con una terrazza estiva illuminata da decine di lampade che creano un’atmosfera intima e accogliente.
3 giorno: tour alla Muraglia Cinese, trekking da Jiankou a Mutianyu
Il capitolo Muraglia Cinese meriterebbe un post a parte perchè ci sono moltissime opzioni tra le quali scegliere, dal tour organizzato con le agenzie locali ai percorsi liberi, dai tratti restaurati a quelli più selvaggi. La cosa più difficile è decidere quale tratto di muraglia visitare: restare vicini a Pechino con il rischio di trovare folle di turisti che in qualche modo compromettono la bellezza della visita o spingersi più lontano per riuscire scattare foto più suggestive? Io ho optato per questa seconda soluzione scegliendo di fare un trekking dal villaggio di Jiankou a Mutianyu (3h).
Il percorso per raggiungere questo villaggio è un po’ complicato, ve lo dico subito: bisogna prendere l’autobus n. 916 dalla metro Dongzhimen fino alla stazione di Huairou, poi l’autbous n. 862 fino a Yujiayuan per cinque fermate e infine l’H25 per il villaggio di Xizhazi da dove inizia l’escursione. Il vantaggio però è camminare lungo un tratto affascinante di Muraglia selvaggia e un po’ in rovina nel più completo silenzio, attorniati da vedute panoramiche mozzafiato (in realtà si spende anche molto meno visto che non abbiamo pagato biglietti di ingresso e ci siamo arrangiati da soli senza tour). La giornata non era delle migliori, il cielo era grigio, ma questo non ci ha impedito di ammirare una delle sette meraviglie del mondo in tutta la sua magnificenza: più di 8.000 km di architettura che ha attraversato i secoli e rappresenta una grandissima testimonianza del potere imperiale cinese. Giunti di fronte alla Muraglia abbiamo girato a sinistra e camminato fino al Corno di Bue: non è ufficialmente consentito percorrere questo tratto di muro perché ci sono pietre e buche un po’ pericolose ma da qui si può raggiungere il bellissimo tratto restaurato di Mutianyu, l’altra faccia (quella rifatta) della Muraglia.
Qui abbiamo scattato foto spettacolari osservando la serpentina salire e scendere lungo i crinali delle montagne circostanti. Anche in questo tratto, essendo ormai pomeriggio inoltrato, non abbiamo trovato turisti e ci siamo goduti la visita al massimo. Per tornare basta prendere la cabinovia (100 yuan) e il bus 916, oppure se siete più di due potete optare per il taxi.
Dove dormire in centro a Pechino
Come vi raccontavo nel precedente post su come organizzare un viaggio fai da te a Pechino, per avere il visto è necessario fare tutte le prenotazioni degli hotel dall’Italia molto prima di partire: io le ho fatte tutte comodamente tramite Booking.com (se usate il link per prenotare potete avere 25 euro di sconto, approfittatene!) e abbiamo trovato ostelli e guesthouse confortevoli e in posizioni centralissime. A Pechino abbiamo dormito al 161 Beihai Courtyard Hotel per 28 euro a camera, una struttura essenziale ma comoda e vicina alla metro in zona Città Proibita.
Come arrivare dall’aeroporto di Pechino al centro città
Dall’aeroporto internazionale di Beijing si raggiunge il centro di Pechino molto facilmente: occorre prendere l’Airport Express (25 yuan) fino alla stazione di Dongzhimen e poi da lì spostarsi in metro a seconda della posizione dell’hotel che avete scelto (la metro si paga a tratta). Non preoccupatevi, i cartelli sono anche in inglese e non avrete difficoltà a orientarvi anche senza bisogno di chiedere informazioni.
Post in collaborazione con Booking.com
[…] caotica ma affascinante Pechino il nostro itinerario di viaggio in Cina è proseguito con un treno notturno che ci ha portato fino […]
Ciao volevo sapere quanto tempo avete impiegato per raggiungere il villaggio di Xizhazi con gli autobus.
Ciao Alessandro,è stato un po’ brigoso perché abbiamo fatto un cambio di autobus, in tutto circa 3 ore.
Ciao, ho letto la tua guida per pechino. E volevo farti una domanda riguardo al primo giorno. Hai fatto quel giro il giorno stesso che siete arrivati o il giorno seguente. Io arrivero per le 11 di mattina e diciamo che pronti per iniziare saremo per le 13. Secondo te sarebbe fattibile quel giro o richiede più tempo?
grazie
Ciao Lorenzo, sì con un po’ di lena si riesce a fare.
grazie. E’ possibile sentirci telefonicamente cosi da togliermi alcuni dubbi su pechino. la mia mail è lorenzozappia@msn.com
il tour degli hutong va fatto di giorno o si può fare anche la sera?
grazie