Devo dire che delle Marche mi sto letteralmente innamorando. E’ una regione che sto scoprendo zona dopo zona e che mi sta regalando dei bellissimi weekend tra arte, storia e natura. Questa primavera, approfittando di un pacchetto Smartbox regalatomi per il compleanno, ho avuto occasione di visitare Urbino e il Montefeltro, la provincia marchigiana più a Nord, al confine con l’Emilia Romagna. Vi voglio dare qualche consiglio per godervi al meglio questa terra stupenda.
Abbiamo fatto base in un bell’agriturismo appena fuori Urbino (di cui vi ho già parlato qui), molto comodo per visitare sia il capoluogo che i dintorni. Se raggiungete Urbino in macchina troverete un parcheggio a pagamento proprio sotto il Palazzo Ducale in Piazza del Mercatale.
Da qui potete salire passando attraverso la seicentesca Porta Valbona salendo in via Mazzini fino a raggiungere Piazza della Repubblica, oppure optare per la rampa elicoidale che porta su corso Garibaldi. Già dalla piazza del parcheggio avrete modo di ammirare le imponenti mura del ‘500 che isolano la città dalla campagna circostante e le danno un aspetto maestoso. Una cosa che mi ha colpito subito è l’uniformità cromatica e di stile degli edifici e monumenti, che hanno conservato tutto il fascino e l’eleganza del Rinascimento.
Parlare di Urbino significa parlare di Federico da Montefeltro e del ‘400, il secolo d’oro della città grazie al grande mecenatismo di questo personaggio che si ritrova in tutti i monumenti della città, passeggiando tra edifici storici e palazzi. Il nucleo centrale di Urbino è il palazzo Ducale, la dimora principesca di Federico, ora sede dei musei più importanti, che vi consiglio caldamente di visitare per capire qualcosa in più della storia di questa città e dei personaggi che l’hanno resa celebre.
E’ come una città nella città. La visita guidata è interessante e permette di concentrarsi sulle opere più importanti: all’interno si trovano capolavori di Piero della Francesca, Raffaello e Tiziano ma la stanza che più mi ha colpito è lo studiolo del Duca, un ambiente raccolto con dei meravigliosi stucchi e preziose decorazioni.
Visitate anche il Duomo adiacente, le cappelle sono molto interessanti.
Passeggiando tra i vicoli di questa città si respira un’atmosfera tranquilla ma al contempo vivace per la presenza di molti studenti che frequentano l’università prestigiosa di Urbino. Li troverete soprattutto in piazza della Repubblica (specie la sera) dove ci sono alcuni locali con tavoli all’aperto dove ci si può sedere a bere qualcosa e a chiacchierare con buona musica in sottofondo.
Se volete fare uno spuntino e godervi un bel panorama dalla piazza prendete Corso Garibaldi. Proprio sotto le mura del Palazzo Ducale, nell’angolo, c’è un piccolo caffè che prepara delle ottime crescie sfogliate, tipiche della zona.
Proseguendo la passeggiata si imbocca via Raffaello dove, lo dice il nome, si trova la casa in cui ha vissuto l’artista. La visita è breve ma molto suggestiva: gli ambienti sono intimi e nel giardino si trova ancora la pietra dove il pittore creava i colori per dipingere. Proseguite ancora fino a raggiungere gli oratori di San Giuseppe e S. Giovanni Battista. Quest’ultimo non potete proprio perderlo: il ciclo di affreschi alle pareti dell’interno vi lascerà senza fiato.
Dall’Oratorio si possono poi ammirare alcuni scorci davvero suggestivi su Palazzo Ducale e sulla città.
Vi consiglio di concludere la visita con una passeggiata fino alla fortezza Albornoz dove c’è un ampio parco molto bello dove rilassarsi un po’. Un consiglio su dove mangiare a Urbino? Noi abbiamo provato la Trattoria del Leone, in via Battisti: ambiente semplice e accogliente, cucina tipica, prezzo onesto.
Se venite a visitare Urbino prendetevi almeno un giorno per visitare le montagne del Montefeltro: una serie di colline dal verde sgargiante intervallate da speroni rocciosi sopra i quali sono sorti piccoli borghi fortificati ancora intatti, dal fascino senza tempo.
Noi abbiamo preso le stradine che si inerpicano sui colli fino a raggiungere Sassocorvaro, un piccolo borgo adagiato su uno sperone di roccia dove troneggia la Rocca Ubaldinesca.
L’edificio merita sicuramente una visita anche perchè vi risiede la Pinacoteca comunale, ma quello che vi colpirà di più è l’atmosfera tranquilla che si respira lungo le sue strette vie, che giungono fino al “balcone”, il promontorio dal quale si gode di una bellissima vista sulla vallata circostante.
Riprendendo l’auto abbiamo poi raggiunto un luogo davvero poco battuto dai turisti. Una piccola scoperta che ci ha letteralmente rapiti (sapete che mi piace darvi delle chicche su posti autentici da visitare): si tratta della pieve di Carpegna. Siamo arrivati all’imbrunire e il custode stava andando via con la sua ape ma ci ha visto e si è fermato (l’accoglienza marchigiana è impagabile), aprendoci le porte di una meraviglia d’altri tempi.
La Pieve di San Giovanni Battista risale al 1323 ed è uno degli edifici più antichi del Montefeltro. Lasciatevi conquistare dalla bellezza semplice degli interni e dal profondo silenzio del luogo, che lo rende quasi mistico.
Abbiamo terminato il giro della zona raggiungendo Piandimeleto, un piccolo borgo medievale dove visitare il castello dei conti Oliva, all’interno del quale si trova anche il Museo del lavoro contadino.
Il Montefeltro è una zona perfetta per chi ama la mountain bike ma anche per chi ama le passeggiate in montagna, alla ricerca di pievi e rocche nascoste, non ancora invase dal turismo di massa, anche se devo dire che tutta la zona di Urbino non l’abbiamo mai trovata (per fortuna) congestionata.
@urbino2019 RT@cristinapasin: Visitare #Urbino e il Montefeltro: tra città d’arte e borghi medievali http://t.co/quDDfVi5eP #viaggi
Ciao Cristina,
hai concentrato tante chicche nel tuo itinerario, mi hai fatto venire voglia di partire per visitarle tutte
Per fortuna io non abito distante dal Montefeltro e, se posso, una chicca te la lascio anch’io: i piccoli borghi fortificati che sorgono sulle colline del Montefeltro (che piacciono tanto anche a me) sono il retaggio della contrapposizione – spesso armata – tra la famiglia dei Montefeltro, Duchi di Urbino, e quella dei Malatesta, Signori di Rimini. Diciamo che all’epoca Federico da Montefeltro e Sigismondo Malatesta non si potevano proprio vedere ;D
Buoni viaggi!
Aury
Ciao Aurora! Eccome se puoi
La storia dei nostri borghi italiani è sempre costellata da nobili famiglie che si contendono i territori e il potere, io le trovo sempre storie affascinanti. Grazie di essere passata di qua.
A presto!
Ottimo articolo, le dritte mi serviranno martedì, perché vado ad Urbino. Grazie
Grazie, sono contenta che ti sia utile!
Ciao Cristina, ho letto l’articolo con la curiosità di chi le terre d’Urbino e del Montefeltro le vive tutti i giorni… e devo dire che ho apprezzato molto. Sai, la Rocca Ubaldinesca, è un pezzo molto importante per la storia dei nostri luoghi, e sono felice tu l’abbia citata. Già dalla forma, che è quella di una tartaruga, si evince che ha qualcosa di speciale. L’architetto Francesco di Giorgio Martini non ha certo avuto vita facile: Federico da Montefeltro da una parte voleva una rocca come non se ne erano viste prima, mentre suo fratello Ottaviano degli Ubaldini – politico e alchimista – premeva per un luogo carico di simbologia (la stessa forma di tartaruga del fortilizio sta a significare forza, buon auspicio e durevolezza). Quella che ne venne fuori fu la prima roccaforte capace di resistere alle armi da fuoco… e strapiena di simboli esoterici. D’altra parte lo stesso comune di Sassocorvaro viene definito il borgo esoterico d’Italia (e non solo per la rocca). Consiglio chi si trova da queste parti di visitare anche la cittadine di Urbania e Mondavio. Un sorriso e un grazie di cuore per aver fato conoscere un pezzetto del mio amatissimo Montefeltro. ;o)
Ciao Marco, il tuo post mi fa un immenso piacere. Urbino e Montefeltro mi sono rimasti nel cuore e non vedo l’ora di tornarci!