Viaggiare significa scoprire luoghi sconosciuti, visitare testimonianze storiche e artistiche di una città, ma anche fare delle vere e proprie esperienze che ti portano a scoprire, attraverso la pratica, attività e tradizioni di una terra a stretto contatto con le sue persone, esperienze come quelle che abbiamo fatto in occasione del blogtour #viraccontopistoia al quale ho avuto la fortuna di partecipare.
La città infatti non offre solo bellezze artistiche e storiche ma permette anche, grazie al lavoro del Consorzio Turistico Pistoia, di passare un weekend a Pistoia visitando alcune aziende e attività eccellenti del territorio dove farsi raccontare l’attività professionale (che in tutti i casi proviene da una lunga tradizione familiare), ma anche imparare a “farla”! Una cosa però la devo dire: tanta parte di questa bellissima parte di viaggio l’ hanno fatta le persone con cui l’ho vissuta: il “capitano” Sara Bonacchi del Consorzio Turistico, il mitico Armando Alibrandi di Gazzetta di Pistoia, l’animatore del gruppo, la dolce Flavia Cori di Tuscanycious, la romanissima Lucia Parpaglioni di Viaggi dei Mesupi, la “zia Robi” Roberta Zennaro Gamberetta Rossa e l’olandese Saskia Balmaekers di Blogciaotutti.
La nostra prima esperienza l’abbiamo compiuta alla Moka J-Enne, storica torrefazione di Pistoia attiva dal 1878, ora alla quinta generazione. Qui abbiamo appreso la storia del caffè e le caratteristiche qualitative di un buon espresso.
Ci hanno accompagnato poi a visitare lo stabilimento e ci hanno mostrato il processo di tostatura, avvolti da profumi intensi. Dalle loro parole e guardandomi attorno, capisco quanta cura questa famiglia e i loro collaboratori mettono per offrire un prodotto di qualità. La stessa di Massimo, alla guida della scuola di caffetteria di Moka J-Enne, nell’insegnarci la tecnica (ma direi anche arte) di preparare un buon caffè e un buon cappuccino.
Dopo la teoria siamo passati alla pratica e ognuno di noi si è messo alla prova tentando di fare un buon caffè.
Certo, la qualità della miscela e delle macchine utilizzate in Moka J-Enne danno un grosso contributo al risultato finale, ma anche noi ce la siamo cavata bene alla fine. I nostri caffè e i cappuccini erano ottimi!
Nel pomeriggio abbiamo fatto invece i “baker for a day“: abbiamo indossato i panni del panettiere e abbiamo messo le mani direttamente in…pasta! Il panificio Giuntini, che ci ha ospitati e ci ha permesso di fare questa esperienza, è una realtà storica di Quarrata, paesino in provincia di Pistoia. Un’altra storia di tradizioni familiari, grande passione per il lavoro e impegno per la qualità. Nicola ci ha accolto nel suo laboratorio e ci ha “svelato” i segreti per preparare un buon pane toscano, raccontandoci anche aneddoti, detti popolari e origini storiche dei prodotti come il panis fucacis, chiamato così perchè anticamente la focaccia era cotta sotto le braci.
Mentre “s’incartava” il pane (lavorare il pane in toscano), chiacchieravamo e condividevamo questa avventura insieme. Il momento più bello è stato quello in cui abbiamo sfornato il nostro pane.
Veder uscire pagnotte, schiacciate, pizze fragranti e torte preparate da noi ci ha dato una grande soddisfazione, soprattutto quando poi ci siamo seduti a tavola e abbiamo mangiato tutto! E’ stata una delle esperienze che mi porterò nel cuore.
Un’altra esperienza intensa l’abbiamo vissuta visitando il vivaio Tesi Group, una delle realtà più grandi del distretto vivaistico di Pistoia. Mi accorgo subito anche qui che tutto è curato nei minimi particolari e gestito da quarant’anni all’insegna della passione e dell’impegno, non solo professionale ma anche umanitario.
Tesi Group infatti è impegnato a sostenere il progetto Dynamo Camp per aiutare i bambini malati a vivere una vita quanto più possibile “normale”.
Girando per il vivaio rimaniamo a bocca aperta di fronte a delle vere e proprie opere d’arte verde.
E anche qui la visita diventa esperienza: ci cimentiamo nella potatura di una pianta ornamentale. Io non ho assolutamente il pollice verde ma c’è chi ha dimostrato davvero talento.
Queste esperienze ci hanno regalato bellissimi momenti di condivisione e ci hanno permesso di vivere da vicino la realtà di Pistoia attraverso la storia delle sue aziende ed eccellenze industriali. Lo chiamano turismo esperienziale, per me è un viaggio del fare, per scoprire ancora più da vicino la dimensione autentica di un luogo.
Avete una scheda su cardsapp? Grazie
No Alessia, non conosco questo servizio.