Quest’estate ho fatto ritorno dopo tanti anni nella splendida Sardegna per scoprire una zona che non avevo ancora visitato: l’Ogliastra. Siamo nella Sardegna Centrorientale, sotto al Golfo di Orosei, nel territorio della Barbagia. Una zona ricca di bellezze naturali, in primis il mare, ma anche di testimonianze storiche e borghi autentici da visitare, proprio come piace a me. Se cercate una vacanza in una Sardegna autentica, lontana alle folle della Costa Smeralda, sincera e gioviale come i suoi abitanti, siete nel posto giusto.
L’abbiamo raggiunta via nave (molto più conveniente dell’aereo) sbarcando a Olbia perché Arbatax era più cara e aveva orari meno compatibili. Abbiamo alloggiato vicino al mare in zona Porto Frailis, dove si trova la piccola e piacevole spiaggia locale. La zona di Tortolì/Arbatax è molto comoda per visitare bene questo territorio, sia per la costa che per l’entroterra. L’auto è d’obbligo per esplorare tutte le spiagge del litorale ogliastrino ma anche i borghi della provincia. La soluzione appartamento per noi è stata l’ideale per contenere i costi ed essere liberi di organizzarci le giornate come meglio volevamo, avendo il piccolo Alessio con noi.
Le spiagge più belle dell’Ogliastra
Ci sono molte spiagge più o meno lunghe, baie, calette, spiagge urbane, spiagge selvagge. Qui troverete davvero l’imbarazzo della scelta. Quello che mi ha più colpito è che non si trovano super mega villaggi turistici, hotel-grattacielo e lo sfruttamento urbanistico che si incontra purtroppo in altre località della Sardegna. L’Ogliastra è rimasta una terra autentica, genuina, che ha saputo coniugare turismo e tradizione in maniera davvero intelligente a mio avviso. Non abbiamo mai trovato spiagge super affollate e parcheggi pieni, abbiamo sempre trovato posto ovunque e questo è un bel punto a favore no? Le spiagge più belle dell’Ogliastra per me, dal punto di vista soprattutto paesaggistico, sono quelle che si raggiungono via mare in barca o via terra a piedi nei pressi di Baunei. Questo tratto di costa è così bello che è chiamato “l’anfiteatro sul mare”, perché qui la montagna incontra le limpide acque cristalline del mare con promontori a picco e rocce dalle mille forme che regalano scorci naturalistici unici. Tra un’insenatura e l’altra si incontrano piccole calette incontaminate, una più bella dell’altra, come la famosa Cala Goloritzé, Cala Sisine, Cala Mariolu e Cala Biriola.
Esiste un servizio di linee giornaliere gestito dal Consorzio Marittimo Ogliastra che offre la possibilità di effettuare gite in giornata con diversi percorsi tra cui scegliere. A noi, con un bimbo, hanno consigliato di prendere la linea Verde perché effettua qualche sosta in meno, è meno affollata e soprattutto si ferma all’ora di pranzo un po’ più a lungo a Cala Sisine. Li abbiamo ringraziati perché effettivamente ci siamo trovati benissimo. Le calette di questo tratto di costa sono raggiungibili anche attraverso trekking spesso molto impegnativi ma molto panoramici. Ammetto che la mia anima di camminatrice ha sofferto un po’ ma chissà, magari ci tornerò quando Alessio sarà più grande.
Altre spiagge molto belle sono la spiaggia di Cea, il Lido di Orrì, Torre di Barì. Sono litorali a mezzaluna molto ampi, a tratti attrezzati, raggiungibili in auto parcheggiando (a pagamento) fronte spiaggia, perfetti per le famiglie e per chi cerca calma e relax.
Escursioni da fare in Ogliastra
Se la costa merita di essere esplorata altrettanto vale per l’entroterra montuoso, che si spinge fino alle montagne del Gennargentu. Vale la pena anche solo raggiungere in auto uno dei piccoli borghi abbarbicati sulle montagne come Urzulei e Baunei, percorrendo suggestive strade a tornanti che si aprono su viste incantevoli, dove lo sguardo si spinge fino alla costa. A Baunei segnalo una piacevole escursione non impegnativa (si fa al pomeriggio ed è adatta anche ai bambini), alla scoperta dell’altopiano del Supramonte, che permette di apprezzare la macchia mediterranea altre particolarità della zona attraverso una visita guidata. Si sale su un trenino che si inerpica (letteralmente) per una stretta stradina con un panorama spettacolare sul golfo di Arbatax, per poi effettuare alcune tappe alla scoperta di usanze, leggende e tradizioni degli abitanti di questo altopiano. Il tour termina, volendo, con una cena in un agriturismo tipico, oppure si fa rientro a Baunei.
Un’altra escursione che consiglio, soprattutto per gli amanti del trekking, è quello alla Gola di Gorropu, chiamato “il Gran Canyon d’Europa” proprio per le sue dimensioni e la sua imponenza: si scende di 500 metri con percorsi escursionistici di vario livello e difficoltà, con o senza guida, e si percorre il fondo di questa gola, scavata dal fiume Flumineddu, dopo aver percorso un sentiero immerso nella macchia mediterranea.
Si può anche partire dal Campo Base e fare un pezzo in fuoristrada, modalità più adatta se siete una famiglia. Vi segnalo però (cosa che a noi non hanno detto) che l’escursione non è adatta per bimbi piccoli perché ci sono tratti pericolosi tra le rocce che è meglio evitare.